Una fase nuova non tanto nuova. Me l'ero già detto da sola che stavo pesticciando sempre lì. E ho sbagliato. Ma non succederà più. Non succederà più. Né con chi mi ha allontanata con una spocchia mal travestita da dolcezza, né con chi l'ha fatto cercando di percorrere la ridicola via dell'umiliazione.
Alla fine di una giornata che si concluderà con un mal di testa memorabile posso forse vantare alcuni risultati:
Non ho mai dubitato di come mi sentivo
Non mi sono negata delle cose belle
Mi sono negata le cose brutte
Non ho fatto finta di non soffrire quando mi è venuto da piangere (e ho pianto)
Ho provato anche a riderci su (e ancora non ci riesco, ma ci riuscirò presto).
Perché se è vero che io chiedo molta attenzione, parecchio tempo e bramo l'intensità, è anche vero che c'è una cosa su cui puoi non avere nessun dubbio. Ti puoi fidare di me. Questo è molto raro e non è per tutti. Mi rendo conto.
Si vede - e qui devo per forza passare alla seconda persona singolare - che non era nemmeno per te. Anche se mi avevi chiesto di arrivarci, anche se mi avevi detto che volevi. Niente, hai innalzato una trincea di cattiveria e me l'hai rovesciata addosso. E ora mi ripiglierò, non ho dubbi, è forse una delle cose che so fare meglio ormai, ma no, non avrò un buon ricordo di te.
Non potrò mai più avere un buon ricordo di te (mi dispiace).