Inizierà l'inverno domattina alle 10. Per te è una giornata importante, e io cerco di incoraggiarti così come tu hai incoraggiato me, ma in fondo so che qualcosa andrà bene e qualcosa andrà male. È sempre così per noi. Non saremo mai completamente soddisfatti, non saremo mai completamente abbattuti. Certo, siamo stanchi.
Ci incontriamo sulla soglia del sonno. A tenerci svegli sono le nostre mani che si cercano senza chiedere. Ho la tua voce sul mio collo ed è una combinazione di cose che potrei sostenere per ore. Infatti è per ore che ti tengo lì. Con la tua voce sul mio collo. E poi scompariamo di nuovo, tra gli sbuffi di parole dei nostri telefoni e nient'altro. Se finisse il mondo sapresti dove cercarmi? Io sì. Ma starei ferma e aspetterei che mi cercassi tu, perché io non posso muovermi più di tanto. Non sempre. Non per la fine del mondo. Di certo, mi aspetterei almeno che passassi a salutare.
E oggi finisce il mondo. Non ti cerco più.
Domani ricomincia. Tornerò a chiederti come stai.
Tornerò a chiederti di condividere l'aria che respiriamo, di emozioni ne abbiamo fin troppe. Dobbiamo fare una selezione. È la materia che ci manca. Non è la vista che dovremo usare, ma tutti gli altri sensi. Tutti gli altri.
Inizierà l'inverno domattina alle 10. Ricominceranno ad allungare le giornate, da domattina alle 10. Avremo più tempo per i tramonti. Avremo più tempo per guardare il cielo più bello. Avremo più tempo per perderci. Avremo più tempo per sceglierci. Avremo più luce, più sole, giorno dopo giorno. Torneremo a salutarci da lontano come abbiamo fatto altre volte. Torneremo a stare vicini come abbiamo fatto altre volte.
Veniamoci a noia. Ti prego, veniamoci a noia. Non lasciamo questa molla stretta stretta in fondo al petto, non voglio che scatti quando non è più tempo. O forse tutto quello che devo fare è non metterci niente sopra, a questa molla. E accettare che la differenza tra il mostro e il gatto sta lì: nel non trasformare qualcosa di piccolo e semplice in qualcosa di enorme e complicato. Ma io, che non sono né piccola né semplice, come posso seguire questa regola? Lo potremo fare insieme. Disinnescando all'infinito. Non negandoci tutto il bene. Non nascondendoci tutto il resto. Scegliendo con cura l'ordine delle cose da dirci, perché non abbiamo mai molto tempo.
Scegliendo con cura dove posare lo sguardo.
Che ora ricorda vivide e vere le tue braccia. E le mie.
E che domani, lo so, le rivedrà.
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